giovedì 25 giugno 2015

Speculator or Value Investor? Why value value?

Charles P. Kindleberger disse che i sistemi finanziari sono intrinsecamente instabili a causa dell'irrazionalità e dell'intento PATOLOGICAMENTE SPECULATIVO degli investitori. Il concetto di 'fare soldi' porta il sistema finanziario a slegarsi dai fondamentali e ad i suoi attori a cercare solo investimenti di breve-brevissimo termine per accumulare denaro. Ormai è diventata pratica diffusa sia tra operatori istituzionali che tra piccoli investitori. Non solo nel mondo finanziario, ma anche nella vita comune il pensare solo al denaro è diventato di routine. Basti pensare a quando si esce fuori con gli amici nel weekend, dove il discorso, in un modo o nell'altro, salta sempre fuori. In un mondo sempre più competitivo sembra essere l'unica cosa che interessi alle persone e, per quanto mi riguarda, è davvero triste. Ormai il denaro è diventato un fine, non un mezzo.

Domanda a brucia pelo. Preferireste in vestire mille euro e vedere tra un mese che sono diventati millecento e disinvestire? O investire mille euro in un progetto di più lungo termine dove potrebbero diventare due o tre volte tanto contando sul fatto di essere diventato proprietario di un'impresa che vi continuerà a far guadagnare per tutto il tempo? Pensateci. Vi ritenete soggetti pazienti o impazienti?

Nella maggior parte dei casi, coloro che assumono posizioni speculative di breve e brevissimo termine, assumo un rischio molto alto, perché la loro valutazione non si basa sulla solidità del pezzettino di impresa che hanno acquistato, ma su una pura scommessa, perché ritengono che in poco tempo quel titolo aumenterà di valore ed allora andranno ad incassare il prezzo più alto. Un altro problema di tutta la questione è che oramai i mercati sono diventati estremamente accessibili a tutti: basta un computer, un collegamento internet, un conto online ed in pochi click ti ritrovi gettato in un mondo che, se non conosci, ti può portare via tutto in pochi istanti. Persone che senza cultura finanziaria si improvvisano investitori andando allo sbaraglio, mentre dall'altra parte ci sono soggetti con solide conoscenze, i quali prendono decisioni razionali e ponderate. Una frase che mi disse una volta un mio professore all'università e che non dimenticherò mai è stata: «...se siete in taxi e sentite l'autista dire che ha sentito dire da un amico che quella certa impresa quotata è molto buona perché stanno comprando tutti le sue azioni e, voi miei cari studenti, se per caso doveste mai avere in portafoglio quel titolo, aspettate qualche giorno e poi è ora di vendere». Questo mi ha fatto capire due cose del mio professore: primo è che probabilmente doveva essere uno speculatore, secondo che avrebbe cominciato a parlare dei comportamenti imitativi che spesso dominano i mercati finanziari e portano alle bolle speculative. Riguardo l'ultimo punto, altro grande problema dei mercati finanziari è l'irrazionalità dei soggetti che vi operano e dei loro comportamenti, che portano tutti i un'unica direzione. Ad ogni modo, il mio prof. non aveva tutti i torti perché se vediamo in nostro portafoglio finanziario crescere del 5-10% in un paio di giorni molti sarebbero stati tentare di cominciare a disinvestire. Probabilmente è proprio questo, se un investitore vede che il suo portafoglio vale di più di ieri, perché tenersi un titolo quando posso avere soldi contanti? Io poteri rispondere che chi opera in questo modo o ritiene che il prezzo del titolo abbia superato il suo vero valore fondamentale, oppure che quell'impresa non sia più nelle condizioni di poter creare valore nel futuro.

Da quando mi sono appassionato al mondo della finanza, ogni giorno scopro una marea di cose diverse, ma ad un mi sono imbattuto nel seguente nome: Warren Edward Buffett. Penso che tutti lo conoscano e, naturalmente, la prima cose che ho fatto è cercarlo su Wikipedia dove c'era scritto che il suo patrimonio era di svariati miliardi di dollari. Sono rimasto a bocca aperta, anche perché ero un ragazzino. Indagando sempre di più ho capito diverse cose sul suo conto. La prima è che ha cominciato fin da bambino a fare investimenti, ma che non era un modo per fare solo 'soldi', ma era un modo per dimostrare che era bravo a fare quello che faceva. Il fatto che guadagnasse denaro era la dimostrazione del fatto che riusciva a creare valore su ciò che investiva: il denaro era il mezzo per raggiungere un fine, dimostrare che era il migliore. Questo mi ha fatto vedere sotto un altro punto di vista il mondo finanziario e degli investimenti. Lui metteva i propri soldi in imprese con determinate caratteristiche (solido vantaggio competitivo, management onesto, ecc...) solo se poteva acquistarle ad un prezzo molto a sconto rispetto il valore fondamentale. Tramite le sue valutazioni razionali riusciva a trovare queste imprese e a prezzarle e nel lungo periodo riusciva ad ottenere risultati di gran lunga migliori degli speculatori. Aveva una visione del tutto diversa dal resto del mercato, da contrarians. Se una cosa ha un determinato valore e costa poco la comprava, altrimenti lasciava perdere.

Ora vorrei sapere, come diavolo fa a determinare così bene il valore intrinseco di un'impresa? Spero di capire prima o poi come giostrarsi nel mercato finanziario, comportandosi come value investor e, nel frattempo, penso proprio che leggerò i libri che sono stati alla base della formazione di Buffett e di tutti gli altri suoi colleghi value. Assolutamente non ritengo che ci sia scritto una formula magica o un algoritmo che possa miracolosamente spiegare per filo o per segno come investire, ma spero che possa ancora di più aprirmi la mente, darmi qualche input e qualche nozione che non si apprende sui libri di scuola e capire come andare al di là della mera valutazione di bilancio.

In conclusione, se dovete scegliere se essere speculatori o value investors, scegliete di essere speculatori, incassate subito e potrete mettervi più soldi in tasca domani per comprarvi il Range Rover. Affidatevi alle banche ed hai vostri amici promotori, investite sulla moda del momento, fate day-trading, così una volta che avrò finito l'università e sarò entrato in questo meraviglioso mondo avrò meno competitors e avrò più possibilità di trovare investimenti in cui posso valorizzare veramente il mio capitale, dimostrando di essere bravo in quello che faccio.

P.S. se qualcuno avesse il numero di Buffett mi mandi una mail, che ho giusto giusto un paio di cose da chiedergli.



Lo studente, Matthew Shod

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